IL RUOLO DELLA VOCE NELLA CLASSE DI BIOENERGETICA

IL RUOLO DELLA VOCE NELLA CLASSE DI BIOENERGETICA

IL RUOLO DELLA VOCE NELLA CLASSE DI BIOENERGETICA

Nell’esercizio di bioenergetica, la voce conferisce forza al movimento corporeo e aiuta ad avere una respirazione più profonda e spontanea.

La voce aiuta a liberare i blocchi presenti a livello muscolare ed emozionale che impediscono all’energia di fluire liberamente nel corpo.
Liberare la propria voce non significa sforzarsi ad emettere dei suoni, distaccandosi dall’esperienza sensoriale del corpo.
L’utilizzo della voce serve a ritrovare i nostri suoni originari, ovvero la nostra vera voce presente durante l’infanzia, precedente ai condizionamenti provenienti dal mondo adulto, che ci hanno resi controllati, educati, repressi.

La voce accompagna gli esercizi espressivi nella classe di bioenergetica.

Gli esercizi espressivi, ovvero gli esercizi che mirano in maniera diretta a contattare ed esprimere le emozioni e le sensazioni, aumentano di efficacia nel momento in cui vengono accompagnati da una parola.
Le parole, a seconda dell’emozione che intendiamo comunicare, possono essere “Si, No, Uffa, Basta, Via!!!”.
Le parole unite alle azioni espressive consentono via via un aumento della padronanza emozionale.

Il lavoro bioenergetico con la voce procede con gradualità.

Molte persone che partecipano alla classe manifestano, soprattutto all’inizio, un certo grado di difficoltà nell’accompagnare il respiro con un suono che esprime le sensazioni del momento nel corpo (espirazione sonora).
Esprimere vocalmente le sensazioni corporee tramite vocalizzi, sospiri, gemiti o tramite suoni che comunicano stanchezza, sollievo, rabbia, gioia consente un più efficace scioglimento delle tensioni e una liberazione delle emozioni imprigionate nel corpo.
Tuttavia l’espirazione vocale non è semplice e soprattutto è avvertita come innaturale dagli adulti, che molto spesso presentano un blocco della voce determinato da tensioni croniche a livello di mascella, collo, spalle, diaframma.
La ricerca di autoregolazione che rappresenta uno dei cardini della classe di bioenergetica va applicata anche su questa specifica difficoltà di espressione. L’accoglienza del proprio limite, il non giudizio, il rispetto dei propri tempi e delle proprie modalità diventa possibilità di cambiamento interno e di crescita.

BIBLIOGRAFIA

Perini R. (2012), Grounding. La rivista italiana di analisi bioenergetica, pp. 77 – 84.